Con il termine plutocrazia si indica uno Stato controllato dai ricchi o dalle lobbies. Parecchi governi storici erano plutocrazie. Se riandiamo al nostro passato, penso a Torino quando era vivo l'Avvocato, Torino e non solo Torino era profondamente influenzato a livello politico dalla presenza dell'industria automobilistica. Un anziano consigliere comunale mi diceva "Corso Marconi metteva il veto alle decisioni del Comune di Torino non gradite. Lo stesso dicasi per Milano dove le potenti industrie erano in grado di influenzare le scelte politiche a livello locale e non solo. I governi di molte nazioni, ancora nel 2024, tuttavia, sono fortemente influenzati dalla ricchezza. La ricchezza può acquistare potere politico attraverso attività di lobbying, contributi alla campagna elettorale, e altre forme di pressione finanziaria. Alcune nazioni hanno cercato di limitare l’influenza dei ricchi attraverso leggi che controllano settori come le finanze delle campagne elettorali e il lobbismo, ma queste leggi all'atto pratico sono lettera morta o quasi.
Un tratto caratteristico della plutocrazia è la disparità economica: il ceto medio scomparso: pochi ricchi e tanti poveri. La massiccia immigrazione, dovuta non tanto a motivi umanitari: quanto ad interessi di molti industriali, avere manodopera a basso costo. Non è un caso che nel 2024, in Italia retribuzioni e pensioni, sono ben lontane dal reale potere d'acquisto. La nostra democrazia è in realtà una plutocrazia, lo dimostra il diminuito peso del Parlamento e il gigantismo del Governo che ormai a colpi di decreti legge e mille proroghe porta avanti la linea dettata dai poteri forti. Mi ricordo sempre un aforisma di E.POUND :"i politici sono i camerieri dei banchieri". Desirè Gallo
Nessun commento:
Posta un commento